Estate in Val Fiorentina
Numerose sono le attrattive del territorio: In estate gli ospiti possono godere di passeggiate ed escursioni, itinerari culturali e archeologici (Famosi le vicine postazioni della Prima Guerra Mondiale nell’area Lagazuoi/Cinque Torri, il percorso Alta Via nr. 1, gli itinerari di visita al sito mesolitico di Mondeval de Sora e al sito Neolitico di Mandriz, che hanno portato alla luce reperti di riconosciuta importanza internazionale.
Vari e accattivanti sono anche i percorsi in mountain-bike, le vie ferrate e le ascensioni. Si può infine praticare la pesca sportiva nei nostri limpidi torrenti e numerosi altri sport nel nuovo Centro Sportivo Polivalente della frazione di S. Fosca (Campo da calcetto, basket, pallavolo, tennis, ampia area giochi per bambini grandi e piccoli).
In ogni angolo della valle si possono trovare ristorantini, rifugi alpini e malghe dove gustare i piatti tipici locali della nostra tradizione ladina: ricette ai profumi di una volta, con lavorazione artigianale, a base di speck, selvaggina, funghi e dei prodotti caseari dei nostri pascoli alpini.
La cultura è parte integrante del luogo. Il Museo Civico della Val Fiorentina “V. Cazzetta” raccoglie i reperti archeologici, geo-paleontologici e storici rinvenuti nella Valle e zone limitrofe, fra i quali spiccano, per la loro importanza internazionale, la sepoltura con lo “Scheletro dell’Uomo di Mondeval” risalente al VI millennio a.C. e il calco del masso del Monte Pelmetto con impresse le orme di tre diverse specie di dinosauri (le prime e più antiche in Italia).
Passeggiate di fondo valle
Numerose e adatte a ogni esigenza sono le passeggiate da poter percorrere alla scoperta dei nostri territori. Si tratta di percorsi facili adatti anche ai bambini, che tuttavia permettono di godere di splendidi panorami e della quiete dei nostri boschi.
L’apertura estiva degli impianti di risalita nei mesi di luglio e agosto consente di potersi portare in quota con più facilità, e quindi dà la possibilità, anche ai meno allenati, di godere di meravigliosi panorami.
Presso l’Ufficio Turistico potete trovare apposite cartine che segnalano nel dettaglio i nostri suggerimenti, con tutte le notizie sui tempi di percorrenza e sulle varie difficoltà delle proposte, in modo da poter accontentare anche i visitatori che si avvicinano per la prima volta alla scoperta delle Dolomiti patrimonio dell’UNESCO.
Partenza dalla frazione di Santa Fosca per poi salire a L’andria. Si prosegue per la strada in direzione Malga Pien de Vacia (dove è possibile acquistare prodotti tipici). L' intero percorso fino alla Malga è asfaltato. Dalla malga si può ritornare a Santa Fosca per lo stesso percorso oppure appena dopo la Malga sulla destra parte un sentiero tra i boschi che scende fino a rientrare a Santa Fosca.
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facile
Difficoltà
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h 1.45 A/R
Durata
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5 km
Lunghezza
Partenza dalla frazione di Pescul, in fondo al piazzale della seggiovia. Bella passeggiata nel bosco su strada bianca fino al ristoro Fertazza. Per i più allenati c’è la possibilità di raggiungere il ristoro Belvedere alla cima Fertazza da dove si può ammirare un panorama a 360°. Durante la stagione estiva c’è la possibilità di portarsi in quota anche con la seggiovia.
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facile media
Difficoltà
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h 3.00 A/R Al Rifugio Fertazza
Durata
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+ h 1.30 A/R Al Ristoro Belvedere
Durata
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4 Km Al Rifugio Fertazza
Lunghezza
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+ 2 km Al Ristoro Belvedere
Lunghezza
Partenza dal primo tornante dopo il passo Staulanza in direzione Zoldo. La strada bianca si snoda in un paesaggio incantevole immerso nella natura. Essendo pianeggiante è particolarmente adatta anche a bambini piccoli e famiglie con passeggino. Arrivati a Malga Fontanafreda e Malga Vescovà è possibile acquistare anche prodotti tipici.
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facile
Difficoltà
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h. 1.30 A/R
Durata
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2 Km
Lunghezza
Partenza direttamente dalle ultime case della frazione di Pescul. Passeggiata semplice e adatta a tutti che da Pescul porta al rifugio Aquileia. Lungo il sentiero si superano ruscelli di montagna, pascoli dove le mucche e i cavalli pascolano liberamente, si attraversa l’area picnic fino a giungere al Rifugio Aquileia da dove si gode uno splendido panorama sul Monte Pelmo.
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facile
Difficoltà
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h 2.00 A/R
Durata
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2,50 km
Lunghezza
Partenza dal Rifugio Aquileia in breve si attraversa la piana davanti al Rifugio e si supera un torrente che scende dalla zona di Mondeval. Da qui sale un sentiero che attraversando il bosco porta alla Malga Fiorentina. Continuando per la stradina silvo-pastorale si arriva brevemente al Rifugio Città di Fiume dinanzi al Monte Pelmo. A 15 minuti di cammino dal rifugio c’è la possibilità di visitare il Capitello di S. Antonio situato nei pressi della Forcella Forada.
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medio - facile
Difficoltà
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h 3.00 A/R
Durata
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3 Km
Lunghezza
Partendo da Santa Fosca si sale in direzione l’Andria arrivati alle prime case dell’antico borgo si svolta a destra direzione Malga Pien de Vacia. La stradina asfaltata sale leggermente fino alla Malga e continua più pianeggiante fino alla Pierà de L’Autà. Da qui inizia la discesa che porta a località Palui nei pressi dell’area picnic. Arrivati in fondo si continua verso destra per un sentiero che attraversando i pascoli vi riporterà a Pescul e da lì a Santa Fosca.
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facile
Difficoltà
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h 3.30
Durata
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9 Km
Lunghezza
La partenza si trova nella frazione di L’Andria. Si attraversa l’antico villaggio in cui si possono ammirare gli antichi fienili ed altri edifici caratteristici. Appena superata la graziosa chiesetta di San Osvaldo sulla destra si snoda una stradina asfaltata che salendo porta ad attraversare i prati sopra L’Andria. Superata la salita iniziale la stradina continua pianeggiante attraverso il bosco fino a scendere in direzione di Zardin – Rova. L’ultima parte del tracciato segue la strada statale e riporta al borgo di L’Andria.
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media
Difficoltà
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h 2.30 Anello
Durata
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5 Km
Lunghezza
Attraversando l’Antico confine tra Italia e Impero Austro-Ungarico
Partenza dalla Piazza San Lorenzo a Selva di Cadore. Il sentiero sale da località al Monec attraverso i prati fino alla località di Zanata. Da qui la stradina bianca continua pianeggiante fino al bivio con la statale del Passo Giau. Si prosegue per un breve tratto lungo la statale scendendo fino a incrociare sulla destra la stradina che porta a Posalz, caratteristico paesino in Comune di Colle Santa Lucia. Si continua per la Strada
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facile
Difficoltà
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h 2.00 Anello
Durata
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6 Km
Lunghezza
Itinerari trekking
La Val Fiorentina offre la possibilità di numerosissime escursioni, adatte sia ai più esperti ed allenati, sia a chi si cimenta per le prime volte a percorrere qualche sentiero di montagna.
I punti di partenza delle escursioni sono dislocati qua e là sul nostro territorio, sia direttamente dalle frazioni del paese, oppure a pochi minuti d’auto o tramite il servizio di autobus. Nei mesi di luglio e agosto, inoltre, l’apertura degli impianti di risalita, consente, anche ai meno allenati, di poter godere di splendidi panorami d’alta quota.
I principali gruppi Dolomitici interessati sono: il Pelmo, il Civetta, l’Averau, il Nuvolau, la Marmolada, il Pore, la Catena del Cernera.
Prima di intraprendere un’escursione consultare il bollettino meteo, indossare un abbigliamento ed equipaggiamento adeguati ed eventualmente richiedere informazioni presso le Guide Alpine.
CAUSA EVENTI CALAMITOSI DI OTTOBRE 2018 SI RACCOMANDA, PRIMA DI INTRAPRENDERE LE ESCURSIONI, DI INFORMARSI IN LOCO SULLA REALE PERCORRIBILITA’ DEI SENTIERI.
La partenza dell’escursione si trova in un ampio parcheggio ai piedi del Monte Pelmo al terzo tornante del Passo Staulanza. Da qui parte una strada sterrata che vi porterà dapprima alla Malga Fiorentina e poi al Rifugio Città di Fiume m.1918 dove potrete ammirare il Monte Pelmo in tutta la sua maestosità. L’antica via per il Cadore continua in direzione Forcella Forada m.1977 da dove si può ammirare tutta la Val Boite e le cime che la sovrastano. Appena dopo lo scollinamento della Forcella sulla sinistra si trova un Capitello dedicato a San Antonio, la leggenda vuole che sia stato eretto dopo che un viandante sorpreso dalla bufera avesse fatto un voto proprio al Santo Protettore. Il rientro avviene per lo stesso percorso.
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Facile
Difficoltà
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h 2.00 Andata
Tempo
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4 Km
Lunghezza
Alla fine del parcheggio della seggiovia in località Pescul parte questa stradina silvo – pastorale n.569 che sale attraverso un bosco in prevalenza di abeti fino al Rifugio Fertazza m 1839. Superato il Rifugio e la partenza della seconda seggiovia il sentiero si inoltra in un bosco di abeti e larici e dopo un breve tratto svolta a sinistra dove inizia a salire attraversando prati e delle antiche baite. Arrivati nei pressi della Cima del Monte Fertazza a quota m.2101 continuando a sinistra dopo pochi metri si arriva al Rifugio Belvedere noi invece proseguiamo a destra lungo il sentiero n.566 con alle nostre spalle la famosa parete Nord – Ovest del Civetta e il Maestoso Monte Pelmo e dinanzi a noi la Regina delle Dolomiti la Marmolada e Il Gruppo del Sella. Attraversando prati d’alta montagna e rododendri in breve si arriva in prossimità di una pietra dove si trova la famosa Madonnina Bianca del Monte Fertazza.
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Facile
Difficoltà
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h 2.45 Andata
Tempo
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6 km
Lunghezza
Dal passo Staulanza m 1768 dove si può lasciare l’auto, parte il sentiero n.472 che dopo circa 30 minuti di cammino fra abeti e pini mughi porta ad incrociare sulla sinistra il sentiero che sale alle Orme dei Dinosauri. Per chi fosse interessato a visitare il sito, zigzagando si sale per un pendio (che può essere scivoloso se nei giorni precedenti si sono avute delle precipitazioni) e si arriva al masso dove sono state trovate le Orme dei Dinosauri del Triassico. Da qui per lo stesso sentiero si ritorna al bivio che avevamo incontrato precedentemente e si prosegue per il sentiero in direzione Rifugio Venezia. Il sentiero è un sali e scendi che porta ad attraversare alcune zone prative sempre costeggiando le pareti del Monte Pelmo. Nel finale una lieve salita porta a raggiungere il Rifugio Venezia m.1946.
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Medio-Facile
Difficoltà
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h 3.30 Andata
Tempo
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6 km
Lunghezza
Da Selva di Cadore si raggiunge con l’auto il Rifugio Fedare m.2000 sulla strada che porta al Passo Giau. A piedi si percorre la comoda mulattiera segnata con segnavia n.464 che salendo porta al Rifugio Averau m.2413 in alternativa raggiungibile anche con l’impianto di risalita. Poco oltre il rifugio il sentiero punta in direzione est e sale ora in terreno roccioso in direzione Rifugio Nuvolau. Dalla cima del Monte Nuvolau m.2575 si può godere la visione delle Dolomiti Ampezzane e delle Dolomiti Agordine.
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Media
Difficoltà
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h 2.00 Andata
Tempo
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3,50 km
Lunghezza
(L’Andria - Mondeval - Lago De Le Baste - L’Andria)
Partenza dalla località di Toffol - L’Andria la prima parte dell’escursione segue una strada asfaltata che sale sempre leggermente fino a località Piera de L’Auta m 1756. Da qui sulla sinistra si prosegue per il sentiero n. 466 e dopo poco si attraversa il torrente Cordon e si sale per un pendio fino alle praterie di Mondeval de Sora dove si raggiunge il masso in cui è stato trovato L’Uomo di Mondeval m.2158. Qui ci si trova nei luoghi dove è stata rinvenuta l’importante e famosa sepoltura dell’Uomo di Mondeval, cacciatore vissuto circa 7.500 anni fa. Lo scheletro del nostro antenato, perfettamente conservato, può essere ammirato, assieme a tutto il resto del corredo funebre rinvenuto nella sepoltura, presso il Museo Civico di Selva di Cadore. Superato il masso si risale fino a ricongiungersi al sentiero n.436 (ALTA VIA N.1) e si prosegue in direzione Forcella Giau costeggiando le pareti dei Lastoi de Formin. Attraversando i pascoli dove un tempo cacciava L’Uomo di Mondeval si supera un piccolo laghetto detto Lac de le Baste, appena dopo il laghetto sulla sinistra inizia a scendere il sentiero n.465 che porta alla bellissima conca Busa dei Ciavai tra i massicci del Piz del Corvo e del Cernera. Si continua superando il Ponte di Sassi e i Sas Strenc fino ad inoltrarsi nel bosco e dopo una lunga discesa si arriva alle prime abitazioni dell’abitato di L’Andria da dove in poco tempo si rientra a S. Fosca.
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Medio
Difficoltà
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h 5.30 Anello
Tempo
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10 km
Lunghezza
Questa escursione si sviluppa nella zona compresa tra il Civetta, il Pelmo, la Croda da Lago, il Passo Giau Area inserita nel primo dei nove sistemi Dolomiti UNESCO. Il percorso, con partenza dalla Località di L’Andria, risale la strada asfaltata passando accanto a Malga Pien de Vacia e arriva fino alla Piera de L’Auta m.1756 dove si trova il bivio per il sentiero n.466. Il sentiero nel primo tratto segue il corso del Rio Cordon, supera Casera Mondeval di Sotto e poco più avanti passa su una passerella che attraversa il Rio Cordon. Da qui inizia il tratto più ripido che porta agli altopiani di Mondeval de Sora. Dopo di che si prosegue sempre in direzione nord verso Forcella Ambrizzola m.2277, in lontananza sulla sinistra si può vedere il masso sotto cui è stata ritrovata la Sepoltura dell’Uomo di Mondeval. Arrivati alla Forcella che si trova tra I Lastoi de Formin e il Bec di Mezodì si scende per il sentiero n.434 costeggiando le pareti della Croda da Lago fino ad arrivare al Rifugio Palmieri e al suo lago m.2046. Il luogo è famoso per essere uno dei siti più suggestivi delle Dolomiti.
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media
Difficoltà
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h 3.30 Andata
Tempo
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8 km
Lunghezza
Bellissima escursione che porta al Lago delle Baste e all’altopiano di Mondeval. Si parte dal Passo Giau seguendo il sentiero n.436 dell’Alta Via n. 1. Il percorso, inizialmente pianeggiante, passa per l’alta Val di Zonia attraverso la Forcella Col Piombin m 2239; poi scende superando delle roccette e da lì risale fino alla quota di 2360 m della Forcella Passo Giau. Dalla Forcella si ammira un panorama spettacolare sulle Tofane e 5 Torri. Davanti a noi si mostra l’altopiano di Mondeval de Sora e continuando per i pascoli si raggiunge la nostra metà il Lago de le Baste. Superiamo alcuni grandi massi staccatisi dai Lastoi del Formin denominati “La Città di Sassi” e raggiungiamo il laghetto. Il Pelmo che si specchia nel laghetto vi lascerà senza parole e una foto è d’obbligo. Da qui in breve tempo si può scendere al Sito della Sepoltura Mesolitica dell’Uomo di Mondeval e da lì risalire al sentiero 436.
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media
Difficoltà
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h 3.30 Andata
Tempo
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4 km
Lunghezza
Questa escursione adatta a escursionisti allenati attraversa in parte la Catena del Monte Cernera e porta a visitare ambienti non molto frequentati, rimasti selvaggi dove i padroni incontrastati sono il silenzio e la natura. Lasciato l’abitato di Toffol si sale per una stradina forestale attraverso il bosco. Appena superato il ponticello sul Rio Giros sulla destra si trova il sito neolitico di Mandriz dove sono stati rinvenuti numerosi reperti appartenenti all’età neolitica, come manufatti in selce e vasellame ceramico. Continuando si sale ancora fino alla confluenza con il sentiero n.465. Si continua per una marcata pendenza attraversando i “Sas Strenc” dove un tempo si facevano transitare le pecore per la conta e subito a monte si supera il “Ponte di Sassi” m.2115 formazione rocciosa sotto la quale scorre il Rio Loschiesuoi. Poco oltre si accede alla conca Busa dei Ciavai, da qui si lascia il sentiero n.465 che porta a Forcella Giau e si prosegue verso destra riprendendo a salire il vallone tra il Piz del Corvo e il Monte Mondeval. Questa zona essendo poco frequentata è l’habitat ideale dei camosci. Arrivati allo scollinamento si può scegliere di salire alla Cima Piz del Corvo m.2381 da dove si può ammirare una stupenda visuale sull’intera Val Fiorentina, oppure si continua scendendo in direzione Casera Vallazza m.2138 (di cui ormai rimangono solo dei ruderi). Questa parte del sentiero attraversa prati e pascoli d’alta montagna fino ad arrivare in località Piera de L’Auta m 1756 che si raggiunge dopo esser transitati per Casera Mondeval di Sotto. Arrivati alla strada asfaltata si prosegue in direzione Toffol - L’Andria qui il tracciato si fa pianeggiante si supera Malga Pien de Vacia e dopo poco si arriva al punto di partenza.
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Medio-difficile
Difficoltà
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h 5.30 Anello
Tempo
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9 km
Lunghezza
Dal Passo Staulanza m.1766 si prende sulla destra il sentiero n.472 in direzione Rifugio Venezia. La prima parte dell’escursione si snoda in un fitto bosco di abeti e pini mughi lungo un sali e scendi che costeggia i ghiaioni del Monte Pelmo fino ad arrivare al Rifugio Venezia m.1946. Superato il rifugio inizia il tratto impegnativo: il sentiero “Flaibiani” n.480 inizia a salire lungo i ghiaioni e attraversa alcuni punti scoscesi dove è presente la fune metallica fino ad arrivare zig zagando alla Forcella Val d’Arcia m.2476. Da qui un’erta discesa porta a superare la Val D’Arcia e, proseguendo in diagonale, ad attraversare i ghiaioni del Monte Pelmo. Poi si rientra nel bosco e dopo poco si arriva al punto di partenza al Passo Staulanza.
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Difficile
Difficoltà
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h 6.00 Anello
Tempo
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12 km
Lunghezza
La partenza di questa facile escursione si trova in cima al Passo Staulanza, proprio dietro all’omonimo rifugio. La mulattiera risale con alcuni tornanti i costoni prativi per giungere poi ad una prima sella dove si può ammirare tutta la Val Fiorentina e le Dolomiti circostanti. Si passa poi sotto alcuni dirupi rocciosi in salita fino a giungere ad un’altra sella più ampia, dove appare l’imponente Monte Pelmo (3168 m) talmente vicino in tutta la sua ampiezza, che sembra di poterlo toccare. Si procede con un po’ più d’attenzione per una breve rampa di roccette che termina, fra folti profumati mughi, in cima. Un panorama a 360° che lascia stupiti appare sulle principali cime dolomitiche: Pelmo, Civetta, Marmolada, Sella, Antelao, Becco del Mezzodì.
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medio - facile
Difficoltà
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h 2.30 Andata Ritorno
Tempo
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5,50 km
Lunghezza
Questa escursione porta alla cima del Monte Pore m.2405, monte leggendario e anticamente importante per l’estrazione del ferro, numerose erano le miniere che si diramavano al suo interno (Miniere del Fursil). Lasciata l’auto al Rifugio Fedare m.2000, si supera lo stesso e si segue il sentiero n.463 che sale leggermente su prati e pascoli. Superato il bivio con il sentiero che porta al Rifugio Averau il percorso si fa più ripido e costeggia il crinale del Monte. L’ultimo tratto prima della cima è il più impegnativo è qui che inizia l’ultima salita che porta alla vetta.
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medio
Difficoltà
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h 2.00 Andata
Tempo
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2.50 km
Lunghezza
Ciclismo
Le Dolomiti e i passi che le attraversano sono per gli amanti della bici uno degli scenari più spettacolari da percorrere. La Val Fiorentina è punto di partenza ideale per gli appassionati delle due ruote, infatti, proprio alle porte del paese ha inizio la salita al leggendario Passo Giau, uno fra i più affascinanti e storici passi dolomitici, attraversato numerose volte dal Giro D’Italia e dalla Maratona dles Dolomites. Molti altri sono gli itinerari che partono da Selva di Cadore e attraversano alcuni dei più celebri passi dolomitici tra questi il Pordoi, Fedaia, Duran, San Pellegrino, Val Parola e Falzarego.
Tour tra i più affascinanti attorno al Gruppo del Civetta - Moiazza. Da Selva di Cadore si scende in direzione Caprile e svoltando a sinistra si raggiunge Alleghe ai piedi del Civetta. La strada continua in discesa fino a Cencenighe e prosegue pianeggiante fino ad Agordo. Attraversato il capoluogo Agordino sulla sinistra inizia il Passo Duran 1605m. Il passo si presenta subito impegnativo, inizialmente ci porta a superare l’abitato di La Valle Agordina e continuando a salire si arriva allo scollinamento tra i Massicci della Moiazza e del San Sebastiano. La discesa fino all’abitato di Dont in alcuni tratti è molto tecnica in quanto la sede stradale non è molto ampia, arrivati in fondo giriamo a sinistra e iniziamo a risalire la Val di Zoldo fino al Passo Staulanza (1766 m). Accompagnati dalla Civetta sulla sinistra e dal Monte Pelmo sulla destra arriviamo alla Forcella Staulanza, superiamo alcuni tornanti in discesa fino a ritornare in Val Fiorentina.
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70,3
Lunghezza
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1354m
Quota Partenza
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Passo Staulanza 1766m
Quota
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Passo Duran 1605m
Quota
Il Passo Giau denominato anche Il Re Giau è uno dei passi Dolomitici più impegnativi attraversato più volte dal Giro D’Italia e proposto nel tracciato della Maratona delle Dolomiti. Da Selva di Cadore dopo pochi metri inizia subito l’ascesa al Passo: la prima parte impegnativa si snoda tutta tra un bosco di abeti, salendo si superano alcuni paravalanghe, si supera il Rifugio Fedare che si incontra sulla sinistra e da qui inizia l’ultimo tratto meno impegnativo ma ugualmente da non sottovalutare. Il panorama è unico a nord il Gruppo dell’Averau - Nuvolau, a sud la Marmolada fino ad arrivare alla Cima del Passo a quota 2236 m dove il panorama si apre sulle Dolomiti Ampezzane, la Croda da Lago, i Lastoi de Formin e il Civetta.
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10.1 km
Lunghezza
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1314m
Quota Partenza
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2236m
Quota arrivo
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922m
Dislivello
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16%
Pendenza Max
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9.1%
Pendenza Media
Da Selva di Cadore si raggiunge Arabba da dove prende il via questo giro molto spettacolare che prevede l’ascesa dei Passi Pordoi (2239 m), Sella (2240 m), Gardena (2121 m) e Campolongo (1875 m). Il giro dei quattro passi si può effettuare sia in senso orario che antiorario. Tour classico per gli amanti delle due ruote che porta a superare 4 tra i più affascinati passi dolomitici e percorso da migliaia di ciclisti durante la famosa Maratona delle Dolomiti.
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75,2
Lunghezza
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1354 m
Quota Partenza
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Passo Pordoi 2239 m
Quota
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Passo Sella 2240 m
Quota
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Passo Gardena 2121 m
Quota
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Passo Campolongo 1875 m
Quota
Da Selva di Cadore dopo pochi metri inizia subito l’ascesa al Passo Giau (2236 m) Si sale superando tornante dopo tornante fino ad arrivare al Rifugio Fedare; da qui in poi le pendenze sono più lievi e si inizia a vedere la cima del passo. Arrivati allo scollinamento si scende fino ad arrivare a Pocol dove al bivio si svolta a sinistra e si inizia a salire il Passo Falzarego (2109 m). Le pendenze sono meno impegnative del Passo Giau ma non da sottovalutare. Dopo lo scollinamento sulla destra si può ammirare il Lagazuoi teatro di combattimenti durante il Primo Conflitto Mondiale. Da qui in avanti le fatiche sono finite, inizia la discesa che porterà in località Cernadoi dove al bivio si prosegue sulla sinistra dirigendosi verso Colle Santa Lucia e ritornando ai piedi del Monte Pelmo.
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49,4
Lunghezza
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1354m
Quota Partenza
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Passo Giau 2236m
Quota
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Passo Falzarego 2109m
Quota
Questo tour si snoda tra i passi dei gruppi delle Dolomiti del Cadore e delle Dolomiti Ampezzane. Ci si dirige in direzione Passo Staulanza (1773 m) e questa prima forcella non presenta grandi difficoltà; allo scollinamento, sulla sinistra, si può ammirare il maestoso Monte Pelmo. La lunga discesa porta ad attraversare tutta la Val Zoldana fino a superare Forno di Zoldo, dove, al bivio, sulla sinistra, si inizia a salire per il Passo Cibiana (1530 m). Si supera il caratteristico borgo di Fornesighe e si arriva al Passo. Da qui si entra in Cadore. La sede stradale che porta al paese di Cibiana di Cadore e da lì a Valle di Cadore non è molto ampia. Da Valle di Cadore si prosegue sulla sinistra in direzione Cortina D’Ampezzo lungo la pista ciclabile denominata: Lunga Via delle Dolomiti. Arrivati a Cortina si continua in direzione Passo Giau (2236) questa è la salita più impegnativa dell’intero tour. La prima parte del passo non presenta grosse difficoltà, ma continuando a salire e dopo aver percorso già numerosi chilometri la fatica si fa sentire. Scollinata l’ultima avversità ci si dirige in discesa verso il punto di partenza in Val Fiorentina.
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89,4 km
Lunghezza
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1354 m
Quota Partenza
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Passo Staulanza 1792 m
Quota
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Passo Cibiana 1530 m
Quota
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Passo Giau 2236 m
Quota
Sulle Strade dei Campioni
Da Selva di Cadore si scende fino a Caprile e da lì si prosegue superando Alleghe e si arriva a Cencenighe. Al bivio si svolta a destra in direzione Falcade e si sale attraversando Falcade Alto ammirando sulla sinistra il gruppo del Focobon, ed in basso la piana di Falcade. Al bivio Passo Valles / Passo San Pellegrino si svolta a destra e ci si prepara ad affrontare il Passo San Pellegrino (1919 m) per poi scendere in discesa attraverso i boschi di abeti. Arrivati a Moena si risale tranquillamente l’intera Val di Fassa fino a Canazei. Da Canazei si svolta a destra e si inizia la salita del Passo Fedaia (2057 m). Una volta in cima si scollina ammirando alla nostra destra il Ghiacciaio della Marmolada e si scende fino a Caprile riprendendo sulla sinistra l’ultima salitella che riporta a Selva di Cadore.
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100 km
Lunghezza
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1354 m
Quota Partenza
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Passo San Pellegrino 1918 m
Quota
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Passo Fedaia 2057 m
Quota
Mtb e e-bike
Selva di Cadore offre la possibilità di numerosi percorsi in mountain bike ed e-bike, adatti a qualsiasi livello: percorsi facili, medi e per esperti.
I tracciati attraversano zone panoramiche fra le più belle delle Dolomiti, dalle 5 Torri al Monte Fertazza, dall’altopiano di Mondeval de Sora al Passo Giau, con la possibilità di soffermarsi per una piacevole sosta di degustazione in uno dei numerosi rifugi o malghe che circondano la Valle.
Prima di intraprendere un’escursione consultare il bollettino meteo, indossare un abbigliamento ed equipaggiamento adeguati ed eventualmente richiedere informazioni presso le Guide Alpine.
Scoprite alcuni tra i più belli itinerari da percorrere con la e-bike in Val Fiorentina
CAUSA EVENTI CALAMITOSI DI OTTOBRE 2018 SI RACCOMANDA, PRIMA DI INTRAPRENDERE LE ESCURSIONI, DI INFORMARSI IN LOCO SULLA REALE PERCORRIBILITA’ DEI SENTIERI.
Il tour ripercorre i luoghi frequentati un tempo per la caccia dall’Uomo di Mondeval e passa per l’intero Sistema Numero 1 Pelmo - Croda da Lago delle Dolomiti UNESCO. Si tratta di un’escursione che vi immergerà nel periodo in cui c’erano solo animali o alcuni cacciatori nomadi a calpestare queste zone.
Percorrendo prima una strada forestale e poi un tratto più ripido da Selva di Cadore si procede verso cima Monte Fertazza. Il panorama visto da qui, sui più importanti gruppi dolomitici, è mozzafiato.
Due seggiovie, attrezzate al trasporto biciclette, che partono da Pescul possono limitare il dislivello in salita per raggiungere Cima Fertazza.
Percorrendo panoramiche strade forestali in direzione di Passo Staulanza si arriva a un ampio parcheggio proprio ai piedi del Monte Pelmo da dove parte una stradina bianca facilmente pedalabile, di pendenza moderata, che giunge al Rifugio Città di Fiume (1918m). Oltre il Rifugio il sentiero n.467 conduce sotto le pendici del Col de la Puina.
Si scende per un breve tratto da Forcella de la Puina per poi raggiungere Forcella Roan, Casera Prendera e alla fine Forcella Ambrizzola. A tratti non è possibile pedalare sul sentiero stretto che da Casera Prendera porta a Forcella Ambrizzola e la bici va portata a mano.
Qui la vista domina l’altopiano de Mondeval de Sora e le montagne che lo sovrastano, i Lastoi de Formin e La Croda da Lago. In lontananza, verso valle, possiamo vedere il masso dove è stata ritrovata la sepoltura dell’Uomo di Mondeval vissuto più di 8000 anni fa, il cui scheletro con il corredo funebre sono conservati nel Museo Vittorino Cazzetta a Selva di Cadore.
Da Forcella Ambrizzola si scende per un divertente percorso fino al Rifugio Palmieri e al Lago Federa (m 2046); da qui lo stretto e tecnico sentiero n.431 in mezzo al bosco ci obbliga a portare a mano per alcuni brevi tratti la bici, fino a immettersi nella statale del passo Giau in località Pezie de Parù. Proseguendo in salita sulla statale, dopo alcuni metri, si svolta a destra per la stradina che ci condurrà alle 5 Torri. Qui inizia l’ultima salita fino al Rifugio Averau (2413 m).
Alternativamente, se si vuole limitare il dislivello in salita, si possono prendere in sequenza la vicina cabinovia Cortina Skyline e la seggiovia 5 Torri.
A destra, dopo aver oltrepassato il Rifugio Averau si prende un sentiero che porta all’imbocco del single track per i piani di Melei. Con la Marmolada a fare da sfondo e attraversando i pascoli del Monte Pore, una piacevole e lunga discesa ci porta al pittoresco paesino di Larzonei. Qui, il sentiero risale fino a Forzela moderatamente per poi scendere a Colle Santa Lucia. Immettendovi nuovamente sulla strada statale, in poco tempo, si ritorna a Selva di Cadore con una vista sul panorama della Val Fiorentina, per ritornare infine all'abitato di Pescul.
https://www.trailforks.com/goto/ro/51749/
Itinerario: Rif. Città di Fiume - Forc. Ambrizzola - Rifugio Palmieri - 5 Torri - Rifugio Averau - Larzonei - Selva di Cadore
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47 KM
Lunghezza
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Difficile
Difficoltà
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Sterrato, Prato, Asfalto
Terreno
Partiamo da Pescul e da qui si sale o per la strada sterrata n.569 o con la seggiovia fino al Rifugio Fertazza. Superato il Rifugio proseguiamo per una salita molto dura fino al bivio Costa del Conte, da qui inizia la lunga e variegata discesa verso Alleghe: si scende tra sterrato – asfalto e sentieri per Prà della Costa, Fernazza, Coi, Frena, Coldemies Fontanive fino all’ abitato di Alleghe. Prendiamo la cabinovia che ci porterà ai Piani di Pezzè 1452m. Risaliamo sulla bike e ci dirigiamo a Fontanabona, superato il ristoro ci inerpichiamo lungo un tratto molto impegnativo chiamato “il muro del Civetta”.
Superato questo tratto il percorso si fa più pedalabile fino alla Forcella 1827 m. La stradina n.564 prosegue pianeggiante e ci porta a superare sulla destra Malga Pioda e ad arrivare a Palafavera 1511 m. Dal piazzale della seggiovia prendiamo la sterrata – sentiero verso la Val Posedera, in leggera salita attraverso il bosco, si arriva a Malga Vescovà, svoltiamo a destra e ci dirigiamo a Malga Fontanafredda. Dalla Malga proseguiamo per Forc. Pecol 1786 m da lì lungo La Vizza de Mareson scendiamo per un tratto molto tecnico e impegnativo verso località Palui 1493 m. Finita la discesa svoltiamo a destra fino alla Baita Flora Alpina, superiamo la statale e proseguiamo fino ai piedi del Monte Pelmo presso il Rifugio Aquileia. Dal Rifugio attraverso i pascoli rientriamo a Pescul.
Itinerario: Pescul - Rifugio Fertazza - Costa del Conte - Alleghe - Piani di Pezze - Col dei Baldi - Palafavera - Malga Fontanafreda - Forcella Pecol - Rifugio Aquileia - Pescul
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37 km circa
Lunghezza
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Difficile
Difficoltà
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Sterrato - Asfalto
Terreno
Dal piazzale degli impianti di risalita a Pescul inizia questa nostra escursione che in circa un’ora di pedalata ci porterà al Rifugio Fertazza 1839 m In fondo al parcheggio sulla sinistra prendiamo la strada silvo pastorale n.569, da qui il percorso sale leggermente fino al bivio Costaza 1565 m. Proseguendo sempre in salita si superano alcuni tornanti che ci porteranno al Rifugio.
Il ritorno avviene per lo stesso percorso dell’andata oppure tramite una variante leggermente più impegnativa che porta a superare la partenza della seconda seggiovia e prosegue per il sentiero n. 569 seguendo l’indicazione Col de la Montagna e più avanti Col de la Chiza 1663 m. Da qui si riprende la stradina pianeggiante che ci porterà al Bivio della Costaza e si rientra nella strada bianca che abbiamo percorso all’andata fino a Pescul.
Itinerario: Pescul - Rifugio Fertazza
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4,30 KM fino al Rifugio
Lunghezza
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9 KM Giro completo per Col de la Chiza
Lunghezza
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facile primo tratto
Difficoltà
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medio secondo tratto
Difficoltà
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Sterrato
Terreno
Da Selva di Cadore si raggiunge località Rova dove inizia una strada sterrata che porta al bivio con il Passo Giau. Saliamo per la ripida strada asfaltata fino al Rifugio Fedare m 2000, da qui prendiamo la seggiovia che ci porta al Rifugio Averau m 2413. Si scende per un breve tratto non facile lungo la pista da sci e si svolta subito a destra rientrando nel sentiero n.441 per continuare in direzione Jof de Melei proseguendo lungo le praterie sul versante Nord del Monte Pore.
La traccia non è molto evidente ma noi seguiamo i fienili lungo i pascoli, qui il tracciato svolta verso sinistra fino ad incrociare la strada sterrata che porta a Roun al caratteristico abitato di Larzonei 577 m. Proseguiamo in direzione del borgo di Colcuc e poi per un tratto in discesa fino a Canazei. La strada de la Vena continua per Ru – Costauta da dove si scende a Pian di Colle Santa Lucia; da qui in breve tempo si ritorna a Selva di Cadore.
Itinerario: Selva di Cadore - Rif. Fedare - Rif.Averau - Jof de Melei - Masonadie - Larzonei - Colcuc - Pian di Colle Santa Lucia - Selva di Cadore
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26 km
Lunghezza
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medio-difficile
Difficoltà
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Sterrato - Prato - Asfalto
Terreno
Questa escursione non molto lunga parte dal parcheggio degli impianti di risalita di Pescul. Si sale sulla destra per una strada sterrata n.569 per giungere al Ristoro Fertazza. Superato il Rifugio si prosegue un breve tratto in salita verso forcella. Col dei Giai per poi scendere verso Malga Fontanafreda e la vicina Forcella Pecol dalla quale poi si prosegue in discesa ai pascoli dei Palui. Da qui si procede con una salita che porta dapprima fino a Piera de l ’Autà 1756 m per poi ridiscendere verso Malga Pien de Vacia. Giunti all’ultima malga del giro si continua a scendere fino agli antichi borghi di Tofol e l’Andria, attraversati i quali si potrà ritornare verso Santa Fosca e da qui al punto di partenza.
Itinerario: Pescul - Rifugio Fertazza - Malga Fontanafreda - Malga Pien de Vacia - L’Andria e Tofol - Santa Fosca - Pescul
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20 km
Lunghezza
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Medio
Difficoltà
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Sterrato - Prato - Asfalto
Terreno
Questa breve e facile escursione ci porta in circa un’ora ad arrivare al Rifugio Città di Fiume 1918m ai piedi del Monte Pelmo. La partenza si trova al secondo tornante salendo il Passo Staulanza, sulla sinistra è ben visibile un ampio parcheggio da cui parte la strada bianca n.467. La prima parte del tracciato porta a Malga Fiorentina dove si può ammirare il panorama su tutta la Val Fiorentina, subito dopo la strada si fa più ripida, ma proseguendo spiana fino ad arrivare al Rifugio Città di Fiume.
Itinerari: Rifugio Città Di Fiume
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2,5 Km
Lunghezza
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Facile
Difficoltà
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Sterrato
Terreno
Da Pescul saliamo o con gli impianti fino al Monte Fertazza oppure per la strada sterrata n.569 fino alla cima. Dalla cima prendiamo il sentiero 566 in direzione Col di Davegnin questo tratto che porta a Lagusello presenta un fondo impegnativo con alcuni passaggi decisamente aspri. Arrivati a Lagusello continuiamo a scendere per un sentiero scosceso fino a Caprile. Da qui per la stradina che costeggia la statale arriviamo ad Alleghe ai piedi del Civetta.
Saliamo con le due cabinovie fino a Col dei Baldi a quota 1915 m Scesi dalla cabinovia prendiamo il sentiero che scende verso Caserà Vescovà; da lì si giunge poi ad un bivio dove si svolta a sinistra per arrivare a Malga Fontanafreda. Continuiamo per un breve tratto pianeggiante fino a Forcella Pecol da dove inizia una discesa tecnica e impegnativa che porta ai piani di Pescul in località Bosc de le Fuoie. Da qui si prosegue sulla sinistra e si sbuca sulla strada asfaltata che porta all'abitato di Pescul.
Itinerario: Pescul - Monte Fertazza - Lagusello - Caprile - Alleghe - Col dei Baldi - Malga Fontanafreda - Pescul
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24 km
Lunghezza
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difficile
Difficoltà
Il Tour panoramico della Val Fiorentina permette di attraversare i numerosi villaggi dei comuni di Selva di Cadore e Colle Santa Lucia. Dal piazzale degli impianti di risalita di Pescul si percorre la strada sterrata n.569 fino al bivio della Costaza 1568 m, qui scendiamo in direzione Fiorentina antico villaggio abbandonato dopo l’alluvione del 1966. Rientrati sulla strada asfaltata ci aspetta una salita fin quasi alla Piazza di Selva di Cadore, 100 metri prima di questa, svoltiamo a sinistra per la frazione di Villa e da lì proseguiamo per Codalonga e, superato l’omonimo torrente che fino al 1918 rappresentava l’antico confine di Stato tra il Regno D’Italia e L’Impero Austro -Ungarico, risaliamo fino a Pian di Colle Santa Lucia.
Incrociata la statale sul lato opposto sale ripido “El troi dei Siori” che ci porterà ai “Vauz”, zona detritica dove un tempo si trovavano alcune delle miniere del Fursil, a Posalz. Da Posalz si scende fino alla strada per il Passo Giau che percorremmo per alcuni metri fino a trovare sulla destra l’indicazione per Rova - Zardin. Arrivati a questi sulla sinistra inizia una rampa molto ripida che sale e poi spiana fino a Pien Dare 1652 me da lì scende a L’Andria. Arrivati al borgo si prosegue sulla sinistra e superato il Pont de Tofol si risale sulla sinistra per una strada asfaltata che supererà Malga Pien de Vacia e porterà a località Piera de l’Autà 1756 m. Le nostre fatiche sono quasi finite, la strada prosegue in discesa fino a Località Palui dove sulla destra parte un sentiero lungo i prati che, superato un ponticello sul torrente Cordon, porterà al punto di partenza a Pescul.
Itinerario: Pescul - Costaza - Fiorentina - Villa - Pian - Posalz - Zardin - Pien Dare - L’Andria - Piera de L’Autà - Palui - Pescul
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21 KM
Lunghezza
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Media
Difficoltà
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Sterrato - Prato - Asfalto
Terreno
Per i bambini appassionati di Mountain Bike, in località Palui, nell’area che va dalla zona picnic al Rifugio Aquileia, si snoda questo percorso ad anello che per sentieri e stradine porta al Rifugio Aquileia. La partenza si trova sulla sinistra all’inizio dell’area picnic oppure si può anche partire da Pescul (leggermente più impegnativo), prendendo la stradina che parte sulla sinistra vicino alle ultime case. Il percorso attraversa i prati, dove pascolano cavalli e mucche e attraversa un bosco di abeti, sempre seguendo il torrente Fiorentina.
L’Arrivo è al Rifugio Aquileia; se non si è ancora stanchi si può fare il giro della piana di fronte al Rifugio. Il ritorno avviene per la prima parte per lo stesso tracciato, per il secondo tratto si costeggia il torrente Fiorentina sul versante opposto dell’andata. Il percorso è per lo più pianeggiante o in leggera salita, la lunghezza è di 4 km andata ritorno ed è adatto a famiglie e principianti con un minimo di allenamento.
Itinerario: Pescul - Palui - Rifugio Aquileia
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4 km
Lunghezza
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Facile
Difficoltà
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Sterrato - Prato
Terreno
Quest’escursione, indicata per MTB Enduro e All Mountain, dà la possibilità di avere una vista privilegiata sui panorami più suggestivi delle Dolomiti UNESCO e, in particolare, sui monti Pelmo e Civetta.
Da Pescul, alla fine del parcheggio della seggiovia, parte la stradina silvo - pastorale n.569 che, attraverso il bosco, raggiunge in salita il Rifugio Fertazza. Oltre, il Rifugio e la partenza della seconda seggiovia, il sentiero prosegue in un bosco di abeti e larici e svolta a sinistra, subito dopo, salendo attraverso prati e vecchie baite. Giunti a quota 2101m, nelle vicinanze della Cima del Monte Fertazza continuando a sinistra, si giunge al Rifugio Belvedere.
Qui, invece, proseguiamo a destra sul sentiero n.566 tenendo alle spalle la parete Nord - Ovest del Civetta e il Monte Pelmo avendo, invece, di fronte la Marmolada e il Gruppo del Sella. Si giunge in poco tempo, attraverso prati d’alta montagna e rododendri, nei pressi di una pietra dove si trova la Madonnina Bianca del Monte Fertazza Qui, in un contesto incontaminato, il panorama è tra i più spettacolari delle Dolomiti.
Un sentiero vario, a tratti scorrevole e a tratti tecnico, scende da qui prima verso il punto panoramico di Col Davagnin, poi verso l’abitato di Lagusello e, infine, verso il paese di Caprile.
Da Caprile, dopo aver percorso la pista ciclabile per un piccolo tratto, si procede su una salita dal fondo prima asfaltato e poi sterrato per arrivare a Bramezza, abitato edificato, secondo la tradizione, dai prigionieri di guerra Ottomani qui esiliati dalla Serenissima Repubblica di Venezia. La vista sulla parete Nord del Civetta e sul lago di Alleghe è strepitosa.
Da qui, un sentiero molto divertente ci conduce al paese di Alleghe, da dove si risale verso Col dei Baldi. Proseguendo con un trail tecnico si raggiunge prima malga Vescovà, poi si passa per Malga Fontanafreda, Forcella Pecol completando il tour con il rientro a Pescul.
È possibile ridurre il dislivello in salita servendosi delle seggiovie da Pescul al Monte Fertazza e delle cabinovie da Alleghe a Col dei Baldi.
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37 km
Lunghezza
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Difficile
Difficoltà
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Sterrato - Prato - Asfalto
Terreno
Vie ferrate e arrampicate
La ferrata è un complesso di assicurazioni artificiali, funi metalliche, scale e pioli di ferro, che rende praticabile il terreno roccioso di qualsiasi difficoltà, mettendolo alla portata anche di un non rocciatore. L’alpinista, utilizzando obbligatoriamente imbragatura, casco, moschettoni e cordino, provvederà ad assicurarsi al cavo per progredire in sicurezza nell’arrampicata.
Se volete provare questa esperienza dovete però essere allenati e/o accompagnati da persone che conoscono la montagna, in modo da rendere questa esperienza emozionante, ma non pericolosa.
I gruppi Dolomitici dove poter praticare l’arrampicata e le ferrate nelle vicinanze di Selva di Cadore sono:
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La Civetta
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Marmolada
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Le 5 Torri
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Nuvolau
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Averau
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Lastoi de Formin
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Croda da Lago
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Gruppo del Sella
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Lagazuoi
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Tofana
In Val Fiorentina con bambini - Babytrekking e Babybike
In Val Fiorentina c’è la possibilità di percorrere varie passeggiate dove le famiglie con bambini possono immergersi nella natura senza difficoltà. Questi itinerari si immergono nella natura tra i prati e gli animali ai pascoli, portando le famiglie alle malghe e ai rifugi di Selva di Cadore.
Partenza dal primo tornante dopo il passo Staulanza in direzione Zoldo. La strada bianca si snoda in un paesaggio incantevole immerso nella natura. Essendo pianeggiante è particolarmente adatta anche a bambini piccoli e famiglie con passeggino. Lungo il tragitto è possibile incontrare gli animali al pascolo fino ad arrivare alla Malga Fontanafreda e a Malga Vescovà dove è possibile acquistare vari prodotti tipici.
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facile
Difficoltà
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h. 1.30 a/r
Durata
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2 Km
Lunghezza
Partenza dalla frazione di Pescul, si imbocca il sentiero n.569 in fondo al piazzale della seggiovia. Bella passeggiata nel bosco su strada bianca fino al ristoro Fertazza. L’intera passeggiata non presenta difficoltà. ma non va sottovalutata vista la sua lunghezza. Durante la stagione estiva c’è la possibilità di portarsi in quota anche con la seggiovia. Consigliabile un passeggino da trekking.
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facile
Difficoltà
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h 3.30 A/R Al Rifugio Fertazza
Durata
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4 Km
Lunghezza
La partenza dell’escursione si trova in un ampio parcheggio ai piedi del Monte Pelmo al terzo tornante del Passo Staulanza dove è possibile parcheggiare l’auto. Da qui parte una strada bianca che vi porterà dapprima alla Malga Fiorentina e poi al Rifugio Città di Fiume a m.1918, dove potrete ammirare il Monte Pelmo in tutta la sua maestosità. Il Rifugio si trova in un’ampia area prativa dove pascolano le mucche all’alpeggio. La strada è percorribile anche con il passeggino.
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facile
Difficoltà
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h 2.00 A/R
Durata
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3 Km
Lunghezza
In località Palui nei pressi dell’area picnic, lungo il tracciato che l’inverno è percorso dagli amanti dello sci di fondo, si snoda questo itinerario ad anello che per sentieri e stradine sterrate tra le mucche e i cavalli porta i bikers ed anche i camminatori fino al Rifugio Aquileia.
Il tracciato inizia sulla sinistra dove si trova un parcheggio proprio all’inizio dell’area picnic. Da qui con la bike si attraversa un ponticello e ci si porta sulla destra del torrente Fiorentina, si attraversa tutta l’area picnic fino a ritornare per un breve tratto nella strada asfaltata. Dopo alcuni metri si svolta a sinistra entrando nel bosco, qui il percorso sale leggermente fino a svoltare a destra dove superata una passerella si arriva al Rifugio Aquileia. Dal Rifugio per chi volesse è possibile continuare e fare l‘anello lungo la Piana che si staglia ai piedi del Monte Pelmo. Ritornati al Rifugio si ripercorre il tragitto fatto all’andata ma prima di rientrare nella sede asfaltata si svolta a destra e si costeggia il torrente Fiorentina fino ad arrivare al punto di partenza. Questa escursione è adatta a bambini di una certa età ma anche a famiglie e adulti con un minimo di allenamento.
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Medio – Facile
Difficoltà
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h 2.00 A/R
Durata
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4 Km
Lunghezza
Parchi giochi
In località Santa Fosca nelle vicinanze dell’area sportiva si trova il parco giochi per i più piccoli. Altalene, scivoli, dondoli, una mini-zip line e tanti altri giochi permettono alle famiglie di passare alcune ore in tranquillità. Nei pressi si trova un ristoro e la possibilità di usufruire dei campi sportivi.
Anche sul Monte Fertazza si trova un piccolo parco giochi per i bambini, si può salire per il sentiero che parte dalla località di Pescul oppure più comodamente con le due seggiovie che raggiungono la cima del Monte. In quota si trovano due rifugi.
Impianti Selva di Cadore
Abbiamo raccolto per voi un elenco degli impianti di risalita aperti anche in estate in Val Fiorentina.
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Seggiovie Pescul - Fertazza e Sotto cima Fertazza
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Impianti Civetta
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Impianti area Cortina
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Impianti Alleghe
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Impianti Arabba -Marmolada
Noleggi bike
Ski - Bike Service Lorenzini - Località Pescul
Noleggio di Mountain bike - effettua anche servizio di assistenza e riparazione
Guide alpine e Accompagnatori di Media Montagna
La Val Fiorentina è collocata nel cuore delle Dolomiti, con panorami mozzafiato, dove svolgono le attività sportive le esperte Guide Alpine Gruppo Civetta.
In compagnia delle Guide Alpine potete esplorare queste splendide montagne in piena sicurezza. Varie sono le attività che si possono praticare: escursioni in montagna, ferrate, arrampicata, ascensioni, trekking e vari corsi specializzati.
Gianni Caronti - Guida Alpina
+39 348 2925006
Daniele Geremia - Guida Alpina
+39 340 3788018
Luca Lorenzini - Accompagnatore di Media Montagna
+39 346 1729013
Centro sportivo
Nella frazione di Santa Fosca, si trova il centro sportivo che offre la possibilità di praticare numerosi sport, il tutto con uno splendido panorama sul Monte Pelmo.
Le strutture sportive presenti sono:
Orari
Dal lunedì al venerdì: 10.00 - 12.30 e 15.00 - 19.00
Sabato e domenica: 10.00 - 12.30 e 15.00 - 19.30
Martedì ritiro chiavi presso la Baita Al Sole
Per il periodo di apertura estivo consultare la Pro loco Val Fiorentina al seguente numero: +39 0437 720243
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1 Campo da Calcetto
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7 in erba sintetica
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2 Campi da Tennis
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1 Campo da Pallavolo e Basket
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1 Palestra per l’arrampicata sportiva al coperto
Area picnic
In località “Ai Palui”, con accesso direttamente dalla strada statale che porta da Selva di Cadore verso il Passo Staulanza, si trova una bella ed ampia area verde privata, attrezzata ad uso picnic, che costeggia il torrente Fiorentina.
Nell‘area picnic sono dislocati numerosi barbecue e tavoli all’ombra di un bosco di abeti e a fianco del torrente Fiorentina. Nei pressi si possono ammirare mucche e cavalli che pascolano liberamente tra i prati.
Orario
L’area è custodita e aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00
Costi
La fruizione dell’area costa euro 2.00 (solo per i maggiori di 12 anni)
L’utilizzo del tavolo euro 4.00
L’utilizzo del barbecue euro 8.00
A disposizione degli ospiti: servizi igienici, legna da ardere e griglie
Info e prenotazioni
Sig. Giunio
+39 331 4233517
Andare a funghi
I boschi e prati della Val Fiorentina sono ricchi di funghi, si possono trovare finferli, porcini, mazze di tamburo e molte altre varietà. A piedi lungo i sentieri della valle tra gli abeti e larici è possibile raccogliere i funghi.
Prima di recarvi nel bosco per raccoglierli vi consigliamo di leggere il regolamento di raccolta funghi che ne disciplina la raccolta, inoltre vi suggeriamo alcuni consigli per la raccolta e la frequentazione del bosco.
I permessi funghi si possono acquistare direttamente presso l’ufficio turistico.